Cippatrice: quali sono i criteri per scegliere bene?
Se dovete dotare il vostro parco macchine di una cippatrice, sono tre i fattori da tenere in considerazione: settore di attività, potenza della macchina e ampiezza della bocca di carico. Se si sceglie un mezzo troppo potente rispetto al volume di massa legnosa da cippare andremo sicuramente incontro ad un inutile spreco di carburante, mentre al contrario, scegliendo un mezzo con potenza sottodimensionata ci troveremo ad usarlo quasi sempre al massimo della sua potenza, accorciandone il ciclo di vita ed aumentando il rischio di guasti e malfunzionamenti. Nel caso di cippatrici utilizzate nel settore vitivinicolo o frutticolo, dove il diametro dei tronchi e dei rami rimane entro diametri medio piccoli, è consigliabile optare pertanto per un mezzo di potenza medio-bassa, magari montabile direttamente sul trattore come ad esempio nella gamma cingolata Geier. L’ampiezza della bocca di carico andrà calcolata in base alla lunghezza e al diametro del legname da trattare.
Cippatrice a disco o a tamburo? Come capire qual è quella ideale per noi
La tecnologia a tamburo, più diffusa, permette di trattare materiale di grandi dimensioni a costi sostanzialmente bassi, richiede una manutenzione semplice ed economica e non presenta difficoltà in caso di cippatura di materiale fibroso. La tecnologia a disco, di recente introduzione sul mercato, è invece particolarmente apprezzata perché in grado di trattare rami e legno di tipologie estremamente differenti.
Cippatrice sicura? Ecco i componenti che non devono mancare
Per lavorare in sicurezza è importante che la cippatrice sia dotata di dispositivi che minimizzino i rischi per l’operatore. Un piano di carico lungo con pareti inclinate tiene la corretta distanza tra zona taglio ed operatore, mentre la barra di controllo permette di attivare in ogni momento il blocco di emergenza fermando il carico.