Vino e cambiamenti climatici, cosa ci riserva il futuro?

Sicuramente l'aspetto che incide in modo più drastico è quello legato all'aumento generalizzato delle temperature. Le conseguenze dirette sono una maturazione anomala dell'uva, con relativo cambio del sapore e della qualità del prodotto. Allo stesso tempo l’innalzamento delle temperature medie può portare anche a una diminuzione dell'acidità. Un altro aspetto da tenere in considerazione è l’imprevedibilità delle stagioni: negli ultimi decenni stiamo sempre più assistendo ad estati particolarmente lunghe, ad inverni privi di precipitazioni o a fenomeni climatici improvvisi e particolarmente violenti, per non parlare della siccità o di intermezzi di piovosi anormalmente lunghi. A ciò si aggiunge un'aumentata insorgenza di malattie e ad una maggiore presenza di attacchi parassitari, con conseguente necessità ditrattamento. Tutto ciò ha ovviamente conseguenze dirette sul vigneto, sulle tempistiche della vendemmia e, in ultima analisi sul vinostesso.

La conseguenza immediata del cambiamento climatico è sicuramente la modifica delle aree vitivinicole. Le temperature più elevate hanno infatti portato molti produttori a cambiare le varietà coltivate o addirittura a spostare le colture di determinati vitigni in zone decisamente più compatibili con le caratteristiche delle piante. Visto che il cambiamento più rilevante è quello legato all'aumento delle temperature, la mappa del colture vitivinicole ha fatto registrare un notevole aumento di aree coltivate verso nord a scapito di una sensibile perdita di superficie per quanto riguarda i vigneti posti più a sud.

Di fronte a cambiamenti di questa portata intervenire è particolarmente complesso. L'industria vitivinicola, va detto, non è rimasta con le mani in mano, ma ha scelto di intraprendere una ricca serie di contromisure. La prima è stata l'introduzione di varietà di uve maggiormente resistenti alle temperature elevate. Parallelamente abbiamo assistito ad un massiccio utilizzo della tecnologia in agricoltura, la cosiddetta agricoltura 4.0 che prevede l'utilizzo di droni e rilevazioni automatiche in grado di permettere una gestione super dettagliata delle colture, riducendo drasticamente i tempi di intervento in caso di irrigazione insufficiente o insorgenza di malattie o parassiti. Ultima, ma non per questo meno importante, l'adozione di pratiche di coltivazione sostenibili, sicuramente meno impattanti a livello di sfruttamento del terreno  e quindi in grado di preservare più efficacemente la fertilità del suolo e l'efficacia dell'irrigazione.

Come abbiamo potuto vedere leggendo l'articolo, il cambiamento climatico influisce negativamente sul ciclo di produzione del vino. La tecnologia, se applicata in modo mirato ed efficace, sicuramente può essere un utile alleato, pur non potendo chiedere miracoli. Le aziende agricole moderne da tempo si affidano a mezzi tecnologicamente avanzati per le lavorazioni quotidiane. Tra questi, il trattore cingolato è uno dei preferiti. Geier è un’azienda altoatesina specializzata nella progettazione e nella produzione di trattori cingolati e relativi accessori, mezzi in grado di operare su terreni in forte pendenza e in spazi di manovra estremamente ridotti, il tutto con il massimo comfort ed un elevatissimo livello di sicurezza. Contattaci per avere informazioni approfondite sulla nostra vasta gamma di mezzi cingolati ed accessori.